Progetto Pratone: il frutteto didattico

Mela Rosa Mantovana

Maturazione: 20/30 ottobre; Buccia: verde giallo; Dimensioni: medio; Polpa: dolce profumata acidula;

Resistenza a malattie: buona; Conservazione: 150 gg; Note: Di origine incerta fra Mantova e val d'Adige, pianta rustica con elevata vigoria. per consumo fresco e cotto

Mela Losa di Giaveno

Maturazione:fine ottobre; Buccia:rosso scuro verde; Dimensioni:medio; Polpa:acidula aromatica;

Resistenza a malattie:sì; Conservazione:120 gg

Note:Originaria del Piemonte comune di Giaveno, pianta rustica di media vigoria che fruttifica prevalentemente su lamburde, brindilli e rami misti. Consumo fresco.

Mela Gava

Maturazione: ottobre; Buccia: rosso striato arancio; Dimensioni: piccolo; Polpa: croccante dolce profumata ottima; Resistenza a malattie: buona; Conservazione: 90 gg; Note: per consumo fresco, elevato contenuto di vitamina C; resistente alla ticchiolatura; antica varietà molto produttiva, frutti di media dimensione, molto profumati

che si conservano fino a tarda primavera; eccezionale resistenza alle patologie fungine che ne permette

la coltivazione senza effettuare alcun trattamento fungicida.

Mela Renetta Champagne

Maturazione: 10/20 ottobre; Buccia: giallo bianco; Dimensioni: medio; Polpa: profumata acida aromatica; Resistenza a malattie: buona; Conservazione: 150 gg; Note: Diffusasi in Italia all’inizio del ‘900, nelle zone del Trentino e del Piemonte dove già nel dopoguerra iniziarono le prime coltivazioni; pianta molto rustica e resistente alla ticchiolatura, adatta per frutteti familiari o per coltivazioni biologiche; bassissimo contenuto di zuccheri che rendono questa mela idonea per i diabetici; ideale per torte o per essere consumata cotta.

FRUTTI ANTICHI

MELO (Malus domestica)

Prugna Bianca di Milano

Maturazione: dal 20 luglio; Buccia: verde chiaro giallo, pruinosa; Dimensioni: medio grosso; Polpa: bianco gialla, non molto soda, semi aderente, dolce e di buon sapore a maturazione zuccherina; Resistenza a malattie: media; Conservazione: 15-20 gg; Note: Varietà di susino europeo di origine italiana; pianta vigorosa caratterizzata da portamento assurgente e buona produttività; ottima da consumare fresca ma anche destinata a confetture, dolci, liquori o piatti del territorio; il frutto fresco presenta un buon contenuto di zuccheri (oltre 10%), vitamine, in particolare A e B, oligoelementi, soprattutto potassio (190 mg/100 grammi) e calcio (13 mg).

Prugna Bella di Barbiano

Maturazione: fine luglio; Buccia: rosso-violaceo; Dimensioni: medio tondeggiante, un po’ schiacciato; Polpa: gialla buon sapore; Resistenza a malattie: buona; Conservazione: 15-20 gg; Note: piccolo albero (altezza massima: 6 m) con frutto per consumo fresco e per confetture; le prugne costellano i pendii di Barbiano dal tardo Medioevo e fino al 20° secolo erano un importante prodotto d’esportazione della Valle Isarco meridionale.

Prugna Ramasin

Maturazione: 01/15 luglio; Buccia: verde rossastro; Dimensioni: piccolo; Polpa: gialla rossastra dolcissima; Resistenza a malattie: elevata resistenza alle malattie; Conservazione: 10-15 gg; Note: pianta di origine piemontese; pianta straordinaria molto rustica ( infatti richiedono minimi interventi di potatura e di difesa fitosanitaria),ottima capacità di adattarsi a tutti i tipi di terreno e anche grande resistenza al freddo

( fioritura tardiva, sfugge a gelate tardive), produttività molto elevata; ottima per confetture ma anche consumata fresca.

Prugna Mirabelle

Maturazione: 15/20 luglio; Buccia: giallo violaceo; Dimensioni: piccolo; Polpa: gialla dolcissima;

Resistenza a malattie: buona; Conservazione: 10-15 gg; Note: Cultivar di origine francese molto antica, risale al 1400. Pianta di medio vigore con elevata produttività. Pianta molto rustica che resiste molto bene anche al freddo. Ideale per consumo fresco e per confetture.

PRUGNO (Prunus domestica)

Albicocca Amabile Vecchioni

Maturazione: fine giugno; Buccia: colore giallo molto intenso soffusa di rosa nella parte esposta al sole;

Dimensioni: medio grosso; Polpa: arancione dolce succosa ottima; Resistenza a malattie: sì; Conservazione: 10 gg; Note: la cultivar è stata individuata negli anni '60 in provincia di Grosseto; dagli anni novanta è iscritta nell'elenco delle cultivar autoctone italiane; di buona rusticità, non è diffusa dal vivaismo nazionale perché produce eccessivamente negli ambienti vocati con frutti piccoli e necessità di forte diradamento.

Albicocca Venturina

Maturazione: fine giugno; Buccia: arancione; Dimensioni: medio; Polpa: arancione buon sapore;

Resistenza a malattie: buona; Conservazione: 10 gg; Note: a Venturina (Livorno) si trova l'oasi delle albicocche dell'Università di Pisa, un fazzoletto di terra di sei ettari e mezzo, dove da oltre quarant'anni i ricercatori dell'Ateneo pisano lavorano per selezionare questo frutto cercando anche di recuperare le varietà più "antiche" e autoctone; Varietà ottenuta dall'incrocio Precoce di 'Imola' x 'Rival’.

ALBICOCCO (Prunus armeniaca)

Mela limone grosso di Bleggio

Maturazione: metà settembre; Buccia: verde giallo; Dimensioni: grosso;Polpa: aromatica; Resistenza a malattie: buona; Conservazione: 90 gg; Note: per consumo fresco e cotto.


Pera grosso di Felino

Maturazione: settembre/ottobre; Buccia: rugginosa; Dimensioni: medio; Polpa: granulosa buon sapore;

Resistenza a malattie: media; Conservazione: 30 gg; Note: per consumo fresco.

POMACEE A FRUTTO GROSSO

Pera Madernassa

Maturazione: 10/20 ottobre; Buccia: giallo rosso, piuttosto ruvida, rugginosa; Dimensioni: medio grosso; Polpa: polpa bianco-giallognola-chiara, croccante, poco granulosa, dolce aromatica; Resistenza a malattie: buona; Conservazione: 80-90 gg; Note: ottimo cotto o fresco; la varietà prende il nome dall’omonima piccola frazione

di Vezza d’Alba; si ritiene che tale cultivar derivi da un incrocio naturale della Martin sec con il selvatico; l'albero

è vigoroso, rustico, molto fertile, soggetto ad alternanza produttiva nei vecchi impianti o in quelli innestati

su franco; fioritura in epoca medio-precoce; varietà partenocarpica.

Pera Spina

Maturazione: settembre/ottobre; Buccia: giallo-rossastra nella parte esposta al sole e ricchissima di lenticelle

grigio-verdastre; Dimensioni: grosso a campana; Polpa: liquescente dolce delicata; Resistenza a malattie: buona; Conservazione: 50-60 gg; Note: per consumo fresco e cotto; rami spinescenti che ricordano il pero selvatico

(Pyrus pyraster); frutti quasi sferici con peduncolo di 4-5 cm; un tempo diffuso soprattutto nell’area tarantina

del Salento.

PERO (Pyrus communis)

Caco Ragno (o caco tipo)

Maturazione: ottobre; Buccia: arancione; Dimensioni: grosso; Polpa: dolce; Resistenza a malattie: alta; Conservazione: 20 gg; Note: così chiamato in quanto i frutti sulla parte inferiore hanno delle striature a forme

di rete che ricordano molto quella della tela dei ragni; "Diospyros kaki" in greco significa "cibo degli dei" perché

ha un'alta percentuale di zuccheri, come fichi e uva; contiene elevate quantità di vitamina; è un albero

imponente, dalla chioma densa ed espansa; ama i climi temperati e teme le temperature invernali e le gelate primaverili; i terreni più adatti sono quelli profondi e fertili, freschi e ben drenati; i frutti sono grosse bacche tondeggianti.

Caco Cioccolatino

Maturazione: ottobre; Buccia: arancione; Dimensioni: piccolo; Polpa: gialla marrone vanigliata dolce;

Resistenza a malattie: alta; Conservazione: 20 gg; Note: pianta adatta al frutteto familiare, perché non soggetta

a gravi malattie e può fruttificare senza trattamenti antiparassitari; cresce bene in terreni fertili e in posizioni calde in pieno sole; poiché fruttifica abbondantemente, conviene effettuare un diradamento a fine estate per raccogliere dei frutti abbastanza grossi; i frutti si raccolgono in ottobre, quando hanno un bel colore arancio scuro.

CACO (Diospyros kaki)

Ciliegia Bella Italia

Maturazione: 01/15 giugno; Buccia rosso scuro; Dimensioni: medio; Polpa: rosso chiaro;

Resistenza a malattie: buona; Conservazione: 10 gg; Note: Vecchia varietà di origine trentina,

pianta rustica, molto resistente alle basse temperature; pianta vigorosa apprezzata molto per i suoi frutti

che presentano alto contenuto di antiossidanti, molto maggiore rispetto alle altre varietà; consumo fresco.

Ciliegia Marascone Rosso

Maturazione: primi di luglio; Buccia: rosso brillante; Dimensioni: medio-grande; Polpa: rossa acidula;

Resistenza a malattie: media; Conservazione: 10 gg; Note: adatto anche per confetture; varietà estremamente valida, dal sapore leggermente asprigno.

Ciliegia Mora di Vignola

Maturazione: 15/20 giugno; Buccia: rosso nero; Dimensioni: medio; Polpa: rosso scuro dolce;

Resistenza a malattie: sì; Conservazione: 10 gg; Note: detta anche Moretta di Vignola, appare in una pubblicazione nel 1932, come sinonimo di Ciliegia Nera, e da quel momento si afferma come riferimento in quell’epoca tra le ciliegie tenere; nelle zone cerasicole della provincia di Modena questa varietà occupava il 20% della produzione negli anni '50; poi il declino di questa varietà di ottimo sapore, ma con polpa tenera, pezzatura scarsa e poca resistenza alla manipolazione, a favore di varietà più consistenti e di pezzatura più grande. Pianta piuttosto vigorosa che può raggiungere altezze di 12-14 metri; entra in produzione molto tardi, in media al decimo anno d’impianto.

Ciliegia Durone Castasavina

Maturazione: 10/20 luglio; Buccia: rosso scuro, nero; Dimensioni: medio; Polpa: rossa scura, nera, succosa, buon sapore agrodolce, fruttato, vinoso, acidità ben bilanciata, ricorda il mirtillo nel retrogusto;

Resistenza a malattie: media; Conservazione: 10 gg; Note: varietà tradizionalmente coltivata in Trentino Alto Adige; il nome deriva dalla località Costasavina nei pressi di Pergine, zona vocata alla coltivazione del ciliegio; durone

di buona-ottima croccantezza; elevato contenuto di antiossidanti (antociani).

CILIEGIO (Prunus avium)

Gelso Nero

Maturazione: giugno/luglio; Buccia: nero; Dimensioni: medio; Polpa: nera dolce; Resistenza a malattie: sì; Conservazione: breve; Note: originario dell’Asia minore; era già noto nell’antica Grecia e nell’antica Roma,

dove veniva coltivato per il sapore dei suoi frutti; oggi è maggiormente usato come albero ornamentale,

con l’accortezza che i frutti molto succosi e colorati, se non raccolti, cadono ed imbrattano strade e veicoli;

come tutti i gelsi preferisce suoli umidi; tollera suoli poveri; in Sicilia è utilizzato sia come frutta da tavola,

che come componente di dolci e guarnizioni; famosa è la granita di gelsi.

Gelso Townsend

Maturazione:luglio; Buccia:nero rossa;

Dimensioni:media; Polpa:rossa, dolce e succosa;

Resistenza a malattie: si

Conservazione: 5/10gg


Gelso bianco

Maturazione:giugno/luglio; Buccia:bianco

Dimensioni:medio; Polpa:bianca dolce

Resistenza a malattie: sì; Conservazione: breve

Usi e benefici:consumo fresco, ottimo appena colto

Note:consumo fresco, ottimo appena colto.



Gelso Rosso

Maturazione: giugno/luglio

Buccia: rosso; Dimensioni: medio

Polpa: rossa dolce

Resistenza a malattie: sì

Conservazione: fresco.


GELSO (Morus nigra, Morus alba)

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PLANIMETRIA DEL FRUTTETO DIDATTICO: clicca sulle specie degli alberi da frutto per accedere alle schede descrittive

NOTA  

Le immagini e parte dei testi delle schede descrittive sono stati tratti dal catalogo on line de “I frutti antichi di Enzo Maioli”.

www.maiolifruttiantichi.it







PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE LEGGERA PRATONE

Committente: Andrea Migliavacca

Progetto e Direzione lavori generale: Dario Vanetti - UrbanStudio

Aspetti agronomici e direzioni lavori del verde: Nicola Noè

Collaboratori: Walter Villa, Edoardo Garbagnati, Marcello Pari, Maurizio Rini, Ewelina Maliborska

Collaboratore per gli aspetti agronomici: Antonio De Mitri






Progetto Pratone Mappe Segnaletica Carte storiche Collegamenti

Il progetto di riqualificazione leggera del Pratone è un progetto di valorizzazione che intende preservare e consolidare la significatività paesaggistica e ambientale del Pratone quale “frammento resistente” di paesaggio agricolo interno al tessuto urbano consolidato. Gli interventi previsti mirano a valorizzare le sue potenzialità come spazio aperto di libera fruizione, rafforzandone il ruolo di centro del sistema degli spazi aperti di San Donato.

Il progetto si articola in un sistema di interventi leggeri, capaci di introdurre e generare qualità ambientale, pur non modificando in maniera determinante lo stato attuale dei luoghi: riconfigurare il sistema degli accessi per garantire la fruibilità e l’accessibilità per tutti gli utenti, consolidare e riqualificare la rete dei percorsi, arricchire la dotazione di arredo urbano e attrezzature puntuali, valorizzare e ampliare il sistema del verde, attraverso interventi di pulizia e manutenzione dell’esistente, opere di integrazione e nuova piantumazione.


Fra gli interventi previsti, il progetto di riqualificazione leggera del Pratone ha dato avvio alla formazione di un nuovo frutteto urbano, formato da 8 campi per un totale di 120 di alberi da frutto, aventi non soltanto una funzione ecologica e ambientale, ma anche un ruolo culturale e didattico di conservazione della memoria delle antiche coltivazioni della pianura agricola.

Sono state scelte specie di piante da frutto tipiche del nostro territorio (melo, gelso, prugno, pomacee a frutto grosso, albicocco, ciliegio, caco, pero) organizzate in formazioni da due o quattro filari; ciascun filare è costituito da cinque piante di varietà rustiche storiche.

I frutteti saranno poi arricchiti da aree dedicate alla coltivazione di piccoli frutti (lamponi, mirtilli, uva spina, ribes nero e ribes rosso).


Per la formazione del frutteto didattico, si prevede l’impiego di cultivar rustiche di medio sviluppo, antiche e rare, più resistenti rispetto alle cultivar moderne, tradizionalmente coltivate in Lombardia o comunque in Pianura padana.

Il sesto d'impianto è 5 x 4 m; la forma di allevamento a vaso.

Di seguito l’elenco delle specie arboree e le schede descrittive delle 24 cultivar prescelte.